INTERVISTA A ROSSANO DE CESARIS: Esperienze e tecniche di un Master Make Up Artist dalle mille sfaccettature


Parlando con Rossano De Cesaris si sente una sorta di riverenza – caratteristica di quando ci si confronta con esperti di un certo calibro, ma questo grande make up artist è capace di sciogliere subito il ghiaccio attraverso una inaspettata affabilità, che fa sentire a proprio agio e mette subito in luce le qualità personali oltre a quelle professionali.
Chi conosce la community di Professione Make Up Artist sa bene che, eticamente, diamo al valore umano molta più importanza di quella riservata al lato tecnico e quando un uccellino nel gruppo ha fatto una certa dichiarazione su Rossano De Cesaris in qualità di docente (scoprirete di cosa parlo nell’intervista), non ho avuto alcuna esitazione e, guidata molto dalla curiosità e ancora di più dall’ammirazione, ho proposto questa intervista.

- A cura di Michela Zitoli


ROSSANO DE CESARIS IN BREVE

Dalla biografia presente sul sito ufficiale www.rossanodecesaris.com
Fin da piccolo, Rossano De Cesaris è affascinato da tutto ciò che è arte e creatività, ma soprattutto estetica. A 19 anni si iscrive alla facoltà di Sociologia (in cui è laureato) e quasi contemporaneamente inizia ad affrontare il mondo dello spettacolo, con una formazione prevalentemente autodidatta, basata sull’esperienza diretta, supportata da studi su testi specifici e sull’affiancamento a professionisti già affermati.
Oggi, felice di aver reso la sua passione la propria attività, lavora come freelance, dividendosi tra personaggi (principalmente servizi fotografici e red carpet), sfilate di moda, campagne pubblicitarie ed insegnamento.

L’attrice Monica Bellucci sulla copertina del magazine “Sette” sfoggia un make up elegante e
luminoso eseguito dal master make up artist Rossano De Cesaris

• La persona dietro il truccatore: quali sono i suoi interessi? Cosa le piace?
Nel tempo libero amo dedicarmi alla cura del giardino, allo sport (palestra, jogging e mountain bike), leggere e visitare mostre o siti archeologici.

• Com’è diventato truccatore?
E’ stato fondamentale l’incontro con 2 donne, alle quali ancora oggi sono molto legato affettivamente e a cui devo lo start up nel magico mondo del make-up. La prima è Agnese Sanchez, booker di una nota agenzia di modelle, la quale mi segnalò ad alcuni suoi amici fotografi con cui iniziai immediatamente a collaborare. La seconda è Nina Valentini, rinomata truccatrice nonché figlia di una simpatica signora che conobbi durante un workshop di ritratto fotografico, quando ancora credevo che per me la fotografia sarebbe stata una possibile strada da intraprendere. Fu lei a reclutarmi, in qualità di assistente, per numerose sfilate di alta moda romana, un buon viatico per cominciare ad inserirmi nell’ambiente.

Rossano De Cesaris e l'attrice Claudia Gerini


L’apertura a nuove idee e sperimentazioni,
insieme all’amore per la perfezione e
per la ricercatezza dei particolari,
costituiscono i pilastri fondamentali su cui è basato
il suo stile e la sua professionalità.
E’ inoltre autore del testo "Il Trucco In 4&4’ Otto" (Airone Editrice, 2010) e
di "Manuale di Trucco Professionale" (2012).


• Più che un'ideale di bellezza, le chiedo chi è la sua musa ispiratrice, quella donna reale (o più di una), se presente nella sua vita come cliente o in ambito personale, che secondo lei incarna perfettamente la sua idea di femminilità:
Per molti anni il mio riferimento è stata Madonna, almeno fino a quando ha fatto del mutamento continuo dell’immagine il tratto distintivo del suo personaggio, offrendo a tutti noi professionisti della bellezza numerosi spunti creativi. Oggi purtroppo la trovo noiosa ed eccessivamente deformata da una sconsiderata “siderurgia” plastica.
Icona assoluta di bellezza e femminilità, a mio avviso è e rimane l’intramontabile Marilyn Monroe. Fra le contemporanee invece, spicca fra tutte la bellissima Charlize Theron.

Presentazione del libro "Manuale di Make Up Professionale"

• Ci racconti un ricordo molto bello o divertente ed uno particolarmente brutto della sua carriera di truccatore.
Il ricordo più bello lo relego all’episodio in cui il mio amico hair-stylist Francesco de Fabiis mi contattò proponendomi uno shooting con Virna Lisi, una delle mie attrici preferite da sempre. Fu un vero onore per me e ancora oggi gli sono infinitamente grato per avermi regalato quest’opportunità.
Un ricordo spiacevole fu invece quando, circa 18 anni fa presso gli studi Rai di Saxa Rubra, l’attrice brasiliana Florinda Bolkan mi strappò letteralmente i pennelli di mano per continuare il make-up da sola. La vissi come una vera e propria umiliazione, ma soltanto ora capisco che forse la mia colpa era soltanto di essere troppo giovane e inesperto.

Rossano De Cesaris con l'attrice Virna Lisi

• Qual è secondo lei la competenza che il make up artist tendenzialmente sottovaluta? Basi di dermatologia, cosmetologia, comunicazione, altro...?
Credo che molti dei truccatori in circolazione siano maggiormente orientati verso le sole capacità tecniche di esecuzione del make-up, un aspetto indiscutibilmente importante, ma che da solo non basta. Essere considerati dei professionisti con la “P” maiuscola, non può assolutamente prescindere dal sapersi porre in maniera adeguata, avere un linguaggio ed un abbigliamento consono, ma soprattutto possedere un background culturale che implichi una profonda interazione fra conoscenze di varie discipline, come chimica, ottica, fisiologia cutanea, sociologia, antropologia, psicologia, marketing, storia dell’arte e del costume. A tutto ciò aggiungerei infine anche una buona conoscenza della lingua inglese.

Ho redatto il mio Manuale cercando di mantenere,
per quanto possibile, un approccio da “ricercatore”,
scevro da punti di vista unilaterali.
Ne è scaturita un’opera che affronta in maniera precisa
tutti gli argomenti inerenti al make-up professionale,
senza tralasciare nulla.
In 232 pagine, corredate da 67 illustrazioni
e 202 immagini, oltre al trucco correttivo vengono
analizzati in dettaglio i diversi ambiti professionali.


Rossano De Cesaris al make up per l'attrice Chiara Francini

• Cosa porta sempre con sè in valigia?
- Un fondotinta: Water Blend by Makeup Forever
- Un correttore: Magic Concealer by Helena Rubinstein
- Una cipria: Cameo by Ben Nye
- Un blush: Peaches by Mac
- Una matita occhi: Coffee by Mac
- Un ombretto: Blackberry by Mac
- Un eyeliner: Cake Eye-liner Black by Ben Nye
- Un mascara: Smoky Extravagant by Makeup Forever
- Una matita labbra: Plumberry by Laura Mercier
- Un rossetto: Hug Me by Mac
- Una crema idratante: Smart by Clinique
- Un prodotto struccante: Sensibio H2O by Bioderma

• Parliamo di fondotinta: meglio liposolubile o idrosolubile?
Non posso fornire una risposta tout court, dipende tutto dal contesto professionale e dalle relative esigenze. Ad esempio, per un trucco da sposa sarebbe nettamente preferibile un fondotinta liposolubile, adatto per resistere ad eventuali lacrime di commozione e all’eventuale sudorazione…

• Parliamo di eyeliner: meglio quelli liquidi o in gel?
Anche in questo caso dipende. L’utilizzo di un eye-liner in gel/cremoso è raccomandabile soltanto per bordare la rima ciliare di un occhio il cui chiaroscuro palpebrale sia stato previamente realizzato utilizzando matite o ombretti in crema. Invece, in caso dell’impiego di ombretti in polvere, l’eye-liner cremoso farebbe inevitabilmente fatica a scrivere (specialmente sulla coda finale dell’occhio), perciò è preferibile quello del tipo in cake idrosolubile.

• Parliamo di prodotti labbra: meglio i "classici" rossetti o le tinte labbra?
Con ognuna delle due tipologie si ottiene un risultato diverso. I primi hanno in linea di massa un finish più morbido e “fresco”, rispetto alle tinte che sono invece adatte per ottenere effetti extra-mat e dalle virtù di lunga durata.

• Fiale effetto tensore e make up: lei come le usa?
Solitamente le utilizzo prima del make-up, applicandone una piccola quantità su tutto il viso oppure soltanto sulle aree dove la pelle risulta maggiormente segnata. La procedura prevede di inumidire inizialmente la pelle tramite un’operazione di nebulizzazione (con acqua termale), successivamente si applica una piccola quantità di prodotto, esercitando un massaggio circolare con i polpastrelli fino a completo assorbimento e a quel punto si procede alla stesura della base. In alcuni casi ne applico una quantità esigua anche dopo aver realizzato la stessa base, soprattutto nella zona perioculare.

Un ulteriore consiglio che mi sento di impartire ai neofiti,
è di mantenere per sempre le antenne dritte,
non sentendosi mai “arrivati”.
Nel nostro lavoro non si smette davvero MAI di imparare…


• Quanto è importante conoscere la storia del make up e del costume per "costruire" le tendenze del futuro?
E’ importantissimo. Durante le mie lezioni di trucco d’epoca non mi stanco mai di ripetere un concetto che sembrerà banale, ma che è di fondamentale importanza: se non si conosce il passato, non si capisce il presente e non si può immaginare il futuro. Da sempre il mondo della moda si basa su corsi e ricorsi storici dell’immagine. Specialmente a partire dagli anni ’90, il postmodernismo prevede che lo stile venga creato assemblando elementi delle epoche precedenti, rivisitati in chiave moderna. Nel passato affondano le nostre radici, non se ne può assolutamente prescindere.

• Quali sono i passaggi di “Manuale di Trucco Professionale” che ogni MUA dovrebbe imparare?
Ho redatto il mio Manuale cercando di mantenere, per quanto possibile, un approccio da “ricercatore”, scevro da punti di vista unilaterali. Ne è scaturita un’opera che affronta in maniera precisa tutti gli argomenti inerenti al make-up professionale, senza tralasciare nulla. In 232 pagine, corredate da 67 illustrazioni e 202 immagini, oltre al trucco correttivo vengono analizzati in dettaglio i diversi ambiti professionali: dal fotografico al televisivo, dal cinematografico a quello della moda. L’ultima parte è invece incentrata su una scrupolosa panoramica delle diverse epoche storiche, aspetto importantissimo nel bagaglio culturale di un make-up artist di tutto rispetto.

Per saperne di più:
http://www.rossanodecesaris.com/books/manuale-di-make-up-professionale-seconda-edizione/


Rossano De Cesaris con l'attrice Barbara Bouchet

Rossano De Cesaris al make up per l'attrice Margherita Buy

• Perchè è passato al trucco semipermanente?
Chi mi conosce, sa perfettamente che sono da sempre un grande appassionato di ricostruzione pittorica sopraccigliare “pelo a pelo” tramite l’eye-liner in cake. Circa 1 anno fa, ammirando i sorprendenti risultati ottenibili nel trucco permanente tramite la tecnica del microblading, per la prima volta ho deciso di cimentarmi anche in questa branca. Ovviamente, il fatto non è avvenuto dall’oggi al domani: ho inizialmente frequentato un corso riconosciuto dalla regione Lazio per conseguire l’attestato di “Tatuatore e Piercer”, conditio sine qua non poter praticare il trucco permanente. Il passo successivo è stato approfondire il microblading, seguendo soprattutto gli insegnamenti di Rosy Fanti, una maestra d’eccezione.

• Un "uccellino" mi ha detto che, durante le sue lezioni, mostra una fotografia di un suo lavoro agli esordi per spronare gli allievi a non darsi per vinti e a continuare ad esercitarsi per migliorare... questo le fa onore. Quale altro consiglio può dare ai truccatori che si avviano in questa attività?
L’immagine in questione è riferita ad un eye-liner grafico, realizzato nel 1994 sulla mia migliore amica del tempo, utilizzando un pennino automatico reperito in casa tra i cosmetici di mia madre. La cosa più divertente è che ne ero talmente fiero, da volerlo immortalare in un close-up strettissimo dello sguardo, non rendendomi conto che fosse invece una roba per cui finire sulla sedia elettrica per inquinamento visivo, tanto per intenderci.
Oggi, l’immagine provoca in me grande ilarità, mista ad un pizzico di tenerezza e malinconia. La mostro sempre ai miei allievi proprio appena prima delle esercitazioni sull’eye-liner, come sprone ed incoraggiamento. Ero stufo di sentire volare nell’aula imprecazioni o frasi del tipo “basta ci rinuncio” oppure “non ce la farò mai”.
Come tutto nella vita, più lo fai e meglio impari a farlo. Un ulteriore consiglio che mi sento di impartire ai neofiti, è di mantenere per sempre le antenne dritte, non sentendosi mai “arrivati”. Nel nostro lavoro non si smette davvero MAI di imparare…

Ecco la foto in questione - tengo a ringraziare Rossano De Cesaris
per aver voluto condividere con noi questa immagine.

• Quali sono i suoi programmi per il futuro? Dove potremo incontrarla dal vivo?
Intanto vi aspetto tutti lunedì 23 ottobre alle ore 15:30 ad Esthetiworld, presso Fiera Milano Congressi, per una retrospettiva sullo Smokey Eyes, la tendenza make-up più longeva degli ultimi 20 anni. La prima parte della relazione verterà su una dettagliata analisi delle differenti interpretazioni a cui si presta il famigerato look in questione, tracciando una breve analisi cronologica della sua evoluzione. La seconda parte sarà invece devoluta ad una dimostrazione pratica in pedana, per illustrare ai presenti in sala le tecniche di realizzazione pratiche.

ROSSANO DE CESARIS MAKE UP ARTIST

Tutte le immagini sono di proprietà di Rossano De Cesaris e del Magazine Le Figaro.

SITO WEB: www.rossanodecesaris.com
FACEBOOK: facebook.com/RossanoDeCesarisMakeup/
TWITTER: twitter.com/rdecesaris
INSTAGRAM: instagram.com/rossanodecesarismakeup/
YOUTUBE: youtube.com/user/rossanodecesaris1
ACCADEMIA: www.accademiaditrucco.it



11 Comments

  1. Bellissima questa intervista bravi!

    RispondiElimina
  2. Secondo la mia poca esperienza nel campo, questa intervista che tra l'altro è molto bella, ci aiuta a prendere forza e ci incoraggia tanto,siete stati molto bravi,complimenti

    RispondiElimina
  3. Bellissima intervista, molto interessanti i temi trattati,complimenti!!!

    RispondiElimina
  4. Bellissima intervista! Il maestro De Cesaris sembra una persona molto umile e sensibile <3
    La storia dell'eyeliner poi è una vera chicca!

    RispondiElimina
  5. Bellissima intervista! Il maestro De Cesaris sembra una persona molto umile e sensibile <3
    La storia dell'eyeliner poi è una vera chicca!

    RispondiElimina
  6. Bella intervista, un bravissimo professionista!!

    RispondiElimina
  7. Mi ripeto, bellissima intervista!! Ora desidero comprare il suo libro ��

    RispondiElimina
  8. Poter andare oltre le immagini e "l'immagine" di artisti come Rossano de Cesaris attraverso queste interviste è una bellissima opportunità! Complimenti.

    RispondiElimina
  9. Bellissima intervista,spero ce ne siano ancora tante altre!

    RispondiElimina
  10. Bellissima intervista a un grandissimo professionista!! Persona utilissima e professionalissoma.��

    RispondiElimina
  11. Ho avuto Rossano de Cesaris come insegnante in Accademia. Oltre ad essere un professionista nel suo lavoro è un maestro di umiltà e generosità. Rileggo spesso il suo manuale, nei momenti di "crisi" per rispolverare i dettagli.
    Bellissima intervista!

    RispondiElimina